domenica 1 gennaio 2012

Marco Polo








La città di Lop

   Lop è una grande città che sorge all’entrata del Gran Deserto chiamato il Deserto di Lop. Giace tra levante e greco, appartiene al Gran Kan ed è popolata di maomettani.
   Dovete sapere che in questa città di Lop si riposano per una settimana i viaggiatori che vogliono accingersi ad attraversare il deserto insieme con i loro cammelli. E dopo una settimana di riposo partono dalla città e affrontano il deserto.
   Questo deserto, a quanto si dice, è così vasto che ci vuole un anno per attraversarlo tutto: e dove è più stretto ci vuole un mese. È tutto montagne, sabbioni, vallate dove non si trova nulla da mangiare: soltanto dopo una giornata di cammino si trova nella stagione invernale acqua da bere; ma sono acque scarse che bastano per pochi, una cinquantina o un centinaio di uomini coi loro animali. Poi procedendo per il deserto bisogna percorrere per trovare acqua un giorno e una notte. Salvo tre o quattro luoghi dove le acque sono amare tutte le altre sono buone e sono circa ventotto acque. Non si trovano animali né uccelli perché non esiste nulla da mangiare. C’è però da raccontare una cosa meravigliosa.
   Vi dirò dunque che quando si cavalca di notte per il deserto accade che qualcuno per un colpo di sonno o per altre ragioni rimanga indietro e resti diviso dai suoi compagni; egli tenta di raggiungerli: e all’improvviso si sente chiamare dagli spiriti come se fossero i suoi compagni: e lo chiamano per nome. Più volte, ingannato dalle voci, si disorienta in modo da non trovare la strada e si perde senza scampo nel deserto; e sono molti i viaggiatori sperduti, morti o scomparsi.
   Ci sono stati uomini che, passando per questo deserto, hanno visto un esercito di gente venir loro incontro con impeto e, temendo di essere assaliti e derubati, sono fuggiti abbandonando la strada maestra; ma poi non l’hanno più ritrovata e miseramente sono morti di fame.
   Veramente sono cose da stupire e fuori da ogni credibilità quello che fanno gli spiriti in questo deserto. Talvolta anche di giorno si sentono per aria le loro voci e sembra di udire strepiti d’arme e rullii di tamburi o suonare diversi strumenti musicali. Per questo i viaggiatori usano andare in compagnia e molto vicini l’uno all’altro, e mettono anche al collo dei loro animali una campanella che tintinnando indichi la strada.
   Così, fra simili prove si attraversa il deserto; e di esso non parleremo più avendone narrato abbastanza. Vi parliamo ora dei paesi che si trovano uscendo dal deserto.



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Da Il Milione, scritto in italiano da Maria Bellonci, Edizione CDE, Milano 1985.