domenica 1 gennaio 2012

Francesco Scarabicchi





Ancona, 2006 (foto g. z.)



Caro Gabriele, ho ritrovato, per te, un testo mio del 1982 che non entrò nell'edizione del 2001 de  Il cancello (appartiene a La porta murata). Lo dono volentieri alle tue "finestre" perché vi tira una bell'aria e si è fra compagni di strada mica da ridere.
Grazie per ospitarmi.
Tuo
f.


L'ospite

Tutto il mondo
che posso contemplare
è il solo di cui parlo a te,
serale di scialle;
sopra di noi le gronde
verso cui inclina la luna;
per questa strada è transitato
chi non sarà più l'ospite di cena,
per questa stretta passato
e, se riascolto, posso di nuovo udire
il suono degli spiccioli
persi nelle tasche.