domenica 1 gennaio 2012

Ignazio Silone










   IGNAZIO SILONE                                                                                     14. 2. ’75
Via di Villa Ricotti, 36
       00161 ROMA


Cara Signorina Marani,                                                 
                 mi affretto a risponderle riguardo a Thomas Mann, benché non sia per me un argomento piacevole. Lo conobbi e frequentai, prima e dopo l’ultima guerra, a Zurigo, nelle cui vicinanze egli abitò con una parte della famiglia. Non sto a dirle che ebbi verso di lui, letterato, una grande ammirazione, benché lo considerassi un neoclassico; ma evitavo di discutere di politica perché le sue idee erano confuse e contraddittorie. Sua figlia Erica aveva su di lui una nefasta influenza politica a favore della Russia staliniana; ma per il resto egli era un borghese liberale ottocentesco. Finché, dopo la sua morte, apparve in italiano, presso Mondadori, una raccolta di libri politici, ed io ebbi la leggerezza di dirne tutto il male che ne pensavo, su “Tempo Presente”. Ne risultò una polemica assai spiacevole con una delle figlie di Th. Mann; la più giovane, Elisabeth, alla quale ero legato da molto affetto. Se lei ha una collezione di “Tempo Presente”, può facilmente ritrovare l’eco di quella polemica, altrimenti non vale la pena di riesumarla; anche perché, da parte mia, si trattò unicamente delle idee politiche di Th. Mann, e ora ho rifatto pace con Elisabeth. Ho voluto soltanto avvertirla perché lei, scrivendo di lui, non menzionasse me in maniera errata.
                 La ringrazio delle informazioni che mi dà, della situazione del suo paese. Saprà che l’Italia, in difficoltà diverse, si trova in una crisi che coinvolge anche la Chiesa. Non ci rimane che sperare.
                                                                              La saluto con antico affetto.     
                                                                                                                       Suo
                                                                                                                  Ignazio Silone    



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La pubblicazione di questa lettera si deve alla gentilezza di Maurizio Balestra. Fa parte di un carteggio inedito tra Silone e Alma Novella Marani. La fotografia che ritrae Silone risale probabilmente agli anni ’60, ed è conservata tra le carte della Marani.

Alma Novella Marani nasce a Cesena il 15 settembre 1922, ma ben presto si trasferisce con la famiglia in Argentina. Nel 1963 è nominata titolare della cattedra di Letteratura italiana dell’Università Nazionale di La Plata. In seguito dirige per molti anni l’Istituto di Letteratura italiana della Facoltà di Lettere, confermandosi una figura importante nell’ambito degli studi di italianistica e degli scambi culturali tra Argentina e Italia. Traduce in spagnolo diversi scrittori italiani, fra i quali Dino Buzzati, Mario Luzi, e tutta l’opera di Ignazio Silone, con il quale intreccia un fitto carteggio che dona, quando ritorna a Cesena nel 1984, alla Biblioteca Malatestiana. A Cesena muore il 3 novembre del 2002. Ricca la bibliografia: qui sarà opportuno perlomeno segnalare, del 1975, Silone ante los escritos politicos de Thomas Mann.