venerdì 11 novembre 2011

Aristotele





I pesci all’inizio della riproduzione sono quasi tutti in buone condizioni, ma con il procedere della riproduzione stessa alcuni lo sono e altri no. La menola è buona durante la riproduzione; la femmina ha una conformazione arrotondata, mentre il maschio è più lungo e più grosso; si dà il caso che quando la femmina inizia a riprodursi i maschi assumano un colore nero e variegato, e che siano pessimi da mangiare: in questo periodo certuni li chiamano capri. Mutano il colore secondo la stagione anche quelli chiamati merli e labri, e la squilla, come fanno anche alcuni uccelli: in primavera diventano neri, passata la primavera di nuovo bianchi. Anche il pesce d’alga cambia colore, poiché per il resto del tempo è bianco, mentre in primavera è variegato: si tratta del solo pesce di mare che, a quanto si dice, costruisca un nido, e che deponga nel nido. Muta anche la menola, come si è detto, e lo smaride, che da bianchi in estate ridiventano all’inverno neri, e questo è evidente soprattutto sulle pinne e sulle branchie. La corvina è ottima durante la riproduzione, come anche la menola. Cestra, branzino e gli altri squamosi durante la riproduzione sono invece quasi tutti di cattiva qualità. Altri hanno qualità simile durante la riproduzione e non sono pochi di numero, ad esempio il glauco. Sono di cattiva qualità i pesci vecchi, e i tonni vecchi sono di cattiva qualità anche per la salatura, poiché la carne si corrompe di molto; la stessa cosa capita anche nel caso degli altri pesci. Quelli vecchi si distinguono con evidenza in base alla grandezza delle pinne e alla durezza. È capitato di prendere un vecchio tonno del peso di quindici talenti, con una coda della larghezza di due cubiti e una spanna.




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Da Vita attività e carattere degli animali. Historia Animalium – Libri VIII-IX, traduzione dal greco di Andrea L. Carbone, :duepunti edizioni, Palermo 2008, pp. 62-63.