sabato 3 settembre 2011

Jean Robaey: versi inediti da "l'epica"



scende nella sera si alza nella luce
si sdoppia si apre indietreggia si sposta
insomma cammina se la guardi se la segui
ombra tra le cose cosa che si allontana
a salvatore non piace la poesia di filippo non la
accetta non la riconosce non è sua
leggermente oscurata invece dalla zanzariera
troppo pesante la copertina si è spaccata la rilegatura
vous voulez devenir esclave et avec cela demeurer
roi dans mon cœur cela n’est pas possible agnès
e poco prima quest’altra di diderot la grâce détermine
le chrétien à agir la raison détermine le philosophe
a me gli svariati sensi le inclinazioni
del cuore di lei che si apre e la vedo stendersi
l’ascolto svegliarsi all’alba felpata cammini
presa inebrii qui sulla cresta tra due sprofondi
batto di testa quasi grigia di polvere
alzatasi nella luce di terra ti alzi
di pietra che ora si sfa ogni erba ha perso ogni suo colore