La trota
Di domenica setter color sasso
memori tra il piantume
fluviale, scarafaggi
bianchi di morte, sommossi ogni poco dall’acqua
che tocchi: pensare che la vita
dev’esser viva, cioè vera vita, o la morte la supera
incomparabilmente di pregio; e infatti
la trota tanto attesa
– che non giungeva alla misura e argentea
sbatteva nella mano
rustica del pescatore
compagno d’infanzia dopo tanti anni
ritrovato, prudente
ferroviere, così
discreto nell’accennare a quelli
che sono andati di là – fugge,
torna al suo fiume, ci salva.
1962
A un cattolico
Forse sei troppo sano e l’unica tua vertigine
dev’essere codesto scoppiare di salute.
Ma ora che ti stringe l’età detta implacabile
di’, non sarebbe meglio ridurre tutto all’osso?
Suvvia, fa’ che tanti anni di sterco di piccioni
non ti offuschino l’anima se offuscano la chiesa,
fa’ che non vi rintocchi una frivola pendola. Addio.