sabato 8 ottobre 2011

Piccola intervista a Giampiero Neri



 


                               










Caro Giampiero, una delle mie prime “finestre” ospita questa tua frase: «Mi auguro che in quei giovani che praticano oggi la poesia vi sia una ricerca di profondità, di verità.» Ossia ti auguri ciò che dovrebbe essere la regola, il fondamento naturale del lavoro poetico, ma se poi hai sentito il bisogno di rivolgere ai giovani un tale auspicio, evidentemente non è sempre così... Come si arriva, o meglio, come vanno ricercate “profondità” e “verità” secondo te?


Alla verità si arriva cercando in se stessi. Non ci sono maestri. Ognuno di noi è responsabile di quello che pensa e dice. Dobbiamo dunque abituarci a criticare le nostre idee, ossia sottoporle al vaglio di una nostra rielaborazione critica. Come usiamo fare con i nostri “versi”, che possiamo sottoporre anche al giudizio di altri, ma il collaudo definitivo rimane pur sempre il nostro.


Hai altri consigli che ti sentiresti di rivolgere ai giovani?


Ai giovani raccomanderei di non perdersi di coraggio di fronte alle critiche. In questo senso è presente nel “blog” un mio scritto. Certo, il coraggio è necessario. Bisogna essere umili di fronte alla pagina, ma coraggiosi di fronte al giudizio degli altri. Siamo consapevoli di aver lavorato al meglio delle nostre forze.


Due conti. Dai sommari di Poesie (1960-2005), Oscar Mondadori, 2007, e Paesaggi inospiti, Mondadori, 2009, noto che sinora hai composto 144 testi, e hai dichiarato che Paesaggi inospiti sarebbe stato l’ultimo libro di poesie. Tra l’altro, per gli amanti delle statistiche, 144 testi diviso 49 anni, fa una media di 3 poesie all’anno. E la media purtroppo non si alzerà, se non ti decidi a cambiare idea... Ma questa non è una domanda, è un semplice quanto sentito desiderio di nuove poesie di Neri, che credo di condividere con molti.


Penso di aver tratteggiato in poesia un periodo di tempo della mia vita, il più importante, che ha coinciso in gran parte col periodo più travagliato della nostra Storia nazionale. A un certo punto mi è sembrato di aver detto quello che sentivo. Non volevo dire di più.


So che stai lavorando a un libro di prose, tre delle quali sono già apparse, bontà tua, in questo blog. Vuoi parlarne? E quando lo potremo leggere?


Il libro di prose si intitola “Il professor Fumagalli e altre figure”. Attualmente è al vaglio della casa editrice. Penso che potrebbe essere pubblicato entro i primi mesi del 2012, se tutto va bene.



............................................................................................................................................................................................. Domande in lettera da Cesena del 2 ott. ’11,  risposte in lettera da Milano del 5 ott. ’11.