Erba: Monumento ai Caduti della I Guerra Mondiale di Giuseppe Terragni. (foto g. z.)
Secondo Nabokov, che lo scriveva nel 1962, Vladimir Chodasevic è “il più grande poeta russo che finora il 900 abbia prodotto.”
Da una enciclopedia di autori non solamente russi che ho sottomano, leggo invece che “il clima spirituale della sua poesia, intriso di banalità quotidiane e pervaso da un grigio tedio che corrode le radici stesse della vita...”.
Tutto normale, mi verrebbe da dire, ma vorrei ricordare quello che diceva il professor Fumagalli sulla disparità dei giudizi, essendone lui stesso il soggetto, “Sai” mi diceva “arriva un tale e mi dà dieci, arriva un altro e mi dà zero”.
Da una enciclopedia di autori non solamente russi che ho sottomano, leggo invece che “il clima spirituale della sua poesia, intriso di banalità quotidiane e pervaso da un grigio tedio che corrode le radici stesse della vita...”.
Tutto normale, mi verrebbe da dire, ma vorrei ricordare quello che diceva il professor Fumagalli sulla disparità dei giudizi, essendone lui stesso il soggetto, “Sai” mi diceva “arriva un tale e mi dà dieci, arriva un altro e mi dà zero”.