Tactus I /Iconografie
«L'unità non è l'unità di un principio e neppure quella di un centro, ma l'unità di un ordine e di un insieme. La forma del suo ordine è la stratificazione, quella del suo insieme il ritorno categoriale»
Nicolai Hartmann
porto con me una lanterna rossa
in questo viaggio oscillante come a notte
la luce dell'ultimo vagone
come antico viandante la bisaccia
il bastone e il gatto che imperturbato
mi segue ovunque vada
a parità di vite è più vecchio di me
in una fraternità dei corpi mi segue
dal noto verso il non conosciuto
ci accompagna una pioggia sottile
e l'odore di erba fresca appena tagliata
nel lento sparire delle cose
nel tempo flessuoso e stratificato
degli eventi delle immagini.
(Codogno 31 marzo 2025)
Tactus II/Iconografie
A Serena Rossi
«L’indifferenziato è lo stadio precritico in cui tutti i problemi si confondono ma anche la matrice di ogni futura differenziazione»
Remo Cantoni
Come un gufo o una civetta
sta sulla mia spalla il gatto rosso
compagno di un viaggio nella notte dell’anima
nelle visioni del corpo e della stanza
in cui riverbera poca luce
il grande buio totale è un sogno impossibile
così come i prodigi dell’udito sulla soglia dell’udibile
l’animale è tutto peso e una bolla di caldo
si distende placido nel transito del cielo
che non vedo
nel viaggio di nubi non scrutabili.
(Codogno 4 aprile 2025)
Tactus IV/Tractus
In memoria di Daniele Beghè
«Guarda come simile a una nuvola viva / zampilla la fontana risplendente; /come fiammeggia, come si rifrange / il suo umido fumo nel sole»
F.I Tjutčev
Il ritmo delle rotaie e il fumo del camino
la memoria del viaggio nella tradotta del tempo
l'existere delle cose e la loro scomparsa
volti nel tempo volti del tempo
nel risvolto della pagina
il foglio si stende oscilla
vola nell'aria
atterra e s'accartoccia
per i viottoli dell'orizzonte
nell'aria indelebile della memoria
un po' più in qua un po' più in là
di noi stessi.
(Codogno 8 aprile 2025)
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Tre poesie da Tactus