L’azienda agricola stretta com’era dai boschi
lassù dove finiva la lunga strada tortuosa che fiancheggiava
il fosso
divenuta “fattoria didattica” avevano pensato di chiamarla La Quiete del Rio.
La quiete a sua volta terminava quando dai pullman le
scolaresche festanti si riversavano]
contro steccati e recinti debitamente accolte dallo
starnazzare delle oche
dal muggito della mucca
dai grugniti della scrofa coi maialini
nitriti di un par di cavalli
ragli di un asinello nondimeno istruito.
............................................................................................................................................Da La gravidanza della
terra. Antologia di poesia rurale a cura di Daniela Marcheschi, Edizioni
Olio Officina, Milano 2017, p. 82.