*
Al crepuscolo tutto
il vantaggio
delle cose fatte è
perduto. Rimasugli
di homo sapiens.
Quella ragazza incinta
che seduta sul
marciapiede guardava
dal punto più basso
del mondo
la sua pancia gonfia
e gli occhi dei passanti
nell’altro mondo.
*
Ho vissuto una
cinquantina d’anni
nel novecento e
senza nostalgia,
senza nessuna
nostalgia per l’umanesimo,
osservo che il
testimone
passa alla
tecnologia,
come un viaggio
notturno senza meta
annusando universi
paralleli.
Credo che manchi
poco al confine.
Non so se appaiono o
si stanno cancellando
macchie di boschi,
sagome di chiese, estirpate
le radici dei
discorsi e i respiri
primordiali di
piante e animali.
Insonnia da Inverno nell’Antropocene.