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Oggi piove. Il profumo
di
terra bagnata risveglia
una
felicità lontana,
cavernosa
e umida.
Anche il silenzio ha una lunga
lunghissima familiarità
ma non è una compagnia piacevole.
C’è un rumore di pioggia
sui muri e sulle soglie,
e un silenzio che inquieta
dall’età della pietra.
Continua l’insonnia
Dove il rosso e il violetto
scompaiono, quelle non sono zone
che fanno per noi. La misura
di tutte le cose non è la specie
che ha imparato a conoscerle e raccontarle.
Dalle finestre guardo la pioggia,
quel verde acido e notturno crivellato
di gocce nelle pozzanghere e penso che sarà così
quando io non ci sarò più e quando non ci sarà
più nessuno. Forse ci sguazzerà
qualche mollusco o qualche invertebrato
ancora incerto nella forma, ma dovrà fare in fretta,
non avrà il tempo che abbiamo avuto noi.