sabato 1 febbraio 2014

In memoria di Fernando Bandini





 Latte che trabocca


Che cose della vita porterei
se potessi con me nel mio ultimo viaggio
per salvarle da un calcinante oblio?

Rinchiuderei dentro un’ampolla il raggio
di un tramonto che ho visto a Malamocco
da un battello deserto mentre seguendo i venti
d’autunno i cormorani ci dicevano addio.

E assieme a quelle fioche
gocce d’oro del mondo raccolte da un oblò
io porterei con me
qualche odore:
                            l’aroma
di foglie scompigliate e frante quando
il corpo tra di esse s’apre un varco
pensandosi immortale,
e là, dietro le piante, c’è l’imbarco
di Caronte che attende;
ma il cuore non si arrende, ascolta le cicale
della sua brama e ingenti sogni stanzia
per l’alloro (che tocca
solo a pochi poeti), per l’amoroso mirto.
Ma soprattutto porterei con me
un odore scomparso dell’infanzia:
l’odore un po’ strinato del latte che trabocca
sopra un fornello a spirito.



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Da Meridiano di Greenwich, Garzanti, Milano 1998.