Cesena, 19 aprile 1987 (foto g. z.)
Essere
Si
potrebbe quasi avvertire
la
salsedine del mare
tanta è
l’aria che ci giunge
e si
potrebbe, a tratti,
anche
sentire l’odore pungente degli abeti,
volgendoci
a guardare
dove
sono i monti.
I
colombi a coppie fanno elissi
contro
l’azzurro del cielo
dove
gli occhi amano fermarli ad ali estese.
Negli
spazi liberi
tra le
case appena finite
e i
nuovi cantieri
un uomo
raccatta mattoni.
Con attenzione
Vado
agli estremi confini
del tuo
viso
e
ritorno.
Ma devo
ogni volta
partire
dal centro
del mio
io
per
essere sicuro di vederti.
Lo
faccio con attenzione
perché
da un istante all’altro
siamo
diversi.
Ritorno del padre
Da
quando non sei più presenza viva
che
riempie i giorni nostri d’imprevisti
più non
t’accampi contro
più non
ti scaccio
non mi
nascondo più.
Morte
ti tolse l’ultimo volo
e me lo
diede:
con i
tuoi passi cammino
e con i
tuoi pensieri.
Problemi
Mi
getto fuori.
C’è da
superare
il
limite tra l’interno e l’esterno
poi il
problema della gravitazione
che
credevo non mio.
La
soluzione
dipende
dall’altezza della finestra
e dalla
velocità di caduta.
Da I ritorni, con una Finestra di Ernestina Pellegrini, Edizioni Ripostes, Salerno-Roma
1993.